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Mappe G8

1

Sequenza sismica dell'Aquilano

Cartasismicitaitaliana

Carta della sismicità in Italia

3Forti terremoti in Italia
4Carta della velocità GPS 5Carta della pericolosità sismica

Report sequenze

soraandamento01lug 09ott 1400x990 20101005 1079451610  sequenza aquilano 980x1400 20101005 1875460209
 multisequenza5 1400x990 20101005 1705342238  andamento 20100907 2054010426
 andamento 20100907 2054010426  

LabGis

 
 - Attività e progetti
- Rep. Cartografici
 - Credits Dati
 

ll Laboratorio di Cartografia Digitale e Sistemi Informativi Territoriali  "LABGIS@INGV>" è una struttura che si occupa del trattamento dei dati cartografici e territoriali attraverso l'utilizzo dei Sistemi Informativi Geografici. Questa tecnologia ha permesso di memorizzare, organizzare, gestire ed elaborare grandi quantità di dati all'interno di Database Geografici.

L' organizzazione delle informazioni e dei dati consente la produzione di Report Cartografici, la rappresentazione di scenari, la pubblicazione dei dati sul web "WebGIS" e lo sviluppo di applicazioni per la l'editoria e la divulgazione scientifica

Il laboratorio è attivo dal 2004 ed oggi ha una struttura costituita da Workstation, Server e diverse periferiche per la stampa (Scanner a scala di grigi A0, Plotter inkjet A0) e lo storage di dati.

Due workstation hanno la funzione di SPATIAL SERVER, immagazzinano e gestiscono tutti i dati geografici, cartografici e alfanumerici utilizzati per l’elaborazione e l’analisi. L’architettura SW all’interno delle due workstation è incentrata sui prodotti ESRI, in particolare sulla Suite ArcGIS versione 9.x.

I server svolgono la funzione di WEBSERVER per la pubblicazione dei servizi GIS (Map Services, WMS, kml) e del GeoPortale per la pubblicazione dei metadati, la gestione di ArcGIS Server e delle relative applicazioni WEBGIS sviluppate, anche con software OPEN Source.

Inoltre il personale del Laboratorio di Cartografia Digitale e Sistemi Informativi Territoriali è stato inserito all'interno del personale dell'unita di progetto IAG (Informazione in ambiente geospaziale) e ha fatto parte dell'Unità di Coordinamento T.01 nell’ambito della convenzione INGV-DPC 2007-2009 per il progetto S1 (Determinazione del potenziale sismogenetico in Italia per il calcolo della pericolosità sismica).

Il Personale

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ATTIVITÀ E PROGETTI

 
 - Laboratorio GIS
 

 Un SIT di supporto all'emergenza dell'Aquilano  - Realizzazione di un database geografico della sequenza sismica aggiornato in tempo reale con i dati della Sala di monitoraggio di Roma e un supporto alle   squadre impegnate nella installazione della Rete Mobile Real Time per l'individuazione dei siti idonei al posizionamento delle stazioni.

 

 Unità cordinamento Progetto S1 07-09 - Creazione di un database geografico dei prodotti di consegna delle unità di ricerca dei Progetti Sismologici Convenzione DPC-INGV 2007-2009.

 

 SIT CESIS- Organizzazione in GeoDataBase di dati territoriali inerenti il progetto CESIS e consultazione tramite applicazioni GIS-BASED.

 

 SIT RING- Realizzazione di un SIT  per la consultazione delle informazioni della Rete Integrata Nazional GPS.

 

 Geodatabase CSI - Informatizzazione dei dati del CSI 1.0 all’interno di un sistema informativo geografico.

 

GEODATABASE CSI

 
 - Attività e progetti
 

L’informatizzazione dei dati del CSI 1.0 all’interno di un sistema informativo geografico è avvenuta con la creazione di una Banca Dati in formato ESRI Geodatabase tramite il software ArcGIS rel. 9.  Il modello dati Geodatabase rende gli oggetti geografici “intelligenti” consentendo all’utente di assegnare regole e comportamenti fruibili nelle applicazioni di analisi spaziale. Fisicamente il Geodatabase è memorizzato all’interno di un database relazionale, nel nostro caso Microsoft Access, sfruttando una soluzione definita Personal. E’ stato così possibile inserire all’interno di un singolo file (CatalogoSismicitàItaliana.mdb) tutto il catalogo suddiviso e normalizzato anno per anno ed è stato scelto come sistema di riferimento GCS_WGS84. Si è partiti dal formato di diffusione dei dati scelto dall’INGV e presente sul WEB http://www.ingv.it/CSI/catalogo/SUM-FILES.htm) cioè 22 files di tipo ASCII con estensione sum, che inseriti in un editor di testo sono stati formattati e salvati con estensione txt. Successivamente, attraverso Microsoft Excel, i dati sono stati importati per essere salvati in formato DBF (db IV) per essere inseriti in modo corretto all’interno del GIS. 

Fasi per la realizzazione del Geodatabase

Nel Geodatabase sono stati creati 3 Feature Dataset, il primo chiamato CSI_ANNO contenente le feature class suddivise anno per anno; il secondo CSI_TOTALE, contenente la feature class con tutti gli eventi del catalogo (100.000 circa), questa FC è stata realizzata con un’operazione di geoprocessing (merge) tra le singole FC degli anni; il terzo FD CSI_SUBSET in cui è stata inserita una FC ottenuta da una query sul dataset totale e che è servita ad eseguire le analisi spaziali e geostatistiche. Inizialmente i files ASCII erano costituiti da una tabella con 14 campi di attributi. Dopo aver effettuato le varie formattazioni ed eseguendo le modifiche sul files, nel corso dei vari salvataggi, le feature class prodotte presentano una tabella di attributi con 17 campi.

Informazioni presenti nel catalogo

 

Infatti rispetto al contenuto di informazioni iniziale del Catalogo, sono state normalizzate e riorganizzate alcune informazioni come la data dell’evento: infatti sono presenti singoli campi di attributi per Anno, Mese, Giorno, Ora e Minuto di ogni singolo evento. Grazie all’inserimento delle informazioni del CSI 1.0 all’interno di un Geodatabase è stato possibile pensare allo sviluppo di applicazioni per la visualizzazione e la diffusione dei dati utilizzando le possibilità offerte da ARCGIS 9. E’ stato realizzato un progetto di ArcMAP in cui è stata ripresa fedelmente la classificazione degli eventi per profondità ipocentrale e per magnitudo, sperimentata nella Carta della Sismicità in Italia ed applicata la stessa tematizzazione. In più sono stati aggiunti altri strati informativi (dtm, batimetria, confini nazionali, limiti provinciali, capoluoghi), in modo da rendere maggiormente consultabile ed interrogabile il dataset. Dal progetto di ArcMAP (mxd), tramite l’estensione ArcPublisher, è stato creato un PMF, che insieme ai dati organizzati in package, costituiscono il contenuto di un CD per la distribuzione. Il set di dati utilizzato è duplice: il primo è completo di tutti gli eventi, un secondo è filtrato secondo una query basata sulla qualità delle localizzazioni. Il PMF è consultabile con il GIS gratuito ARC READER (presente sul CD), che permette all’utente di visualizzare ed esplorare i dati, eseguire delle interrogazioni e selezioni, ed anche stampare ed esportare le mappe tematiche realizzate interattivamente.

Applicazione in ArcReader

 

Nel Geodatabase del CSI 1.0 è stato creato un subset degli eventi tramite una query su vari campi di attributi (GAP_AZIMUT, NPH, PROF, RMS_sec, ERH_Kilom, ERZ_kilom) per eseguire alcuni esempi di analisi di tipo quantitativo su terremoti superficiali (max 35 km di profondità) grazie agli strumenti presenti nel GIS. Si è così passati da una visione solo grafica dell’informazione parametrica delle localizzazioni ad una vera e propria analisi di tipo geografico. Dopo aver costruito una griglia di quadrati di tutto il territorio nazionale di grandezza 10x10 Km, si è eseguito uno spatial join con il subset di eventi sismici per contare il numero di terremoti per ogni elemento della griglia. Si è ottenuta quindi una densità di sismicità per l’area italiana.

Esempi di applicazioni scientifiche del database - Fig. SX Mappa Numero di Terremoti - Fig. DX Mappa Rilascio Energetico

 

Analogamente è stato calcolato per ogni elemento della griglia il logaritmo della sommatoria dei Momento Sismici (parametro fisico associato all’energia rilasciata dal terremoto) di tutti i terremoti inclusi all’interno. Questo ha consentito di avere per tutta Italia un’idea dell’effettivo rilascio energetico degli eventi sismici negli ultimi venti anni. (Fig. 5). Si nota ad esempio come la zona etnea è una delle aree che ha rilasciato di più sia come numero di terremoti che come energia cumulata anche senza eventi di elevata magnitudo. Si noti inoltre come la regione delle Alpi Occidentali, sebbene sia caratterizzata da una elevata densità di numero di terremoti, non abbia un sensibile rilascio energetico associato. Ciò, ad esempio, riflette una sismicità caratterizzata da numerosi eventi a bassa o bassissima magnitudo. Questi semplici esempi di elaborazione del subset hanno evidenziato l’efficacia dell’organizzazione delle informazioni del CSI 1.0 all’interno di una banca dati geografica: il geodatabase è un efficace strumento che va al di là alle delle semplici rappresentazioni grafiche o mappe epicentrali, divenendo una base di partenza per la costruzione di scenari differenti inserendo o sovrapponendo ulteriori database territoriali come dati geologici e geomorfologici ma anche sociali o infrastrutturali.

  1. SIT RING
  2. SIT CESIS
  3. Unità coordinamento Progetto S1 07-09
  4. UN SIT DI SUPPORTO ALL'EMERGENZA DELL'AQUILANO

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       SEZIONE IRPINIA
       Contrada Ciavolone 
       83035 Grottaminarda AV

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